Torna in piazza il movimento per la pace. “Non contano i numeri, ma le idee”

Torna in piazza il movimento per la pace. “Non contano i numeri, ma le idee”

7 sett. – Si sono presentati in 50, “uomini e donne di buona volontà“, come li ha chiamati Roberto Morgantini, per chiedere con forza una soluzione pacifica della crisi siriana. “La guerra è sbagliata, sempre”, dice un manifestante. “Se siamo in pochi? L’importante è dare un segnale, bisogna cambiare il nostro modo di ragionare, e spero che chi non è venuto inizia a riflettere su questi temi”, dice Alessandro Bergonzoni. I manifestanti si sono radunati in piazza Nettuno alle 15. Poi, bandiere alla mano, hanno fatto il giro di Piazza Maggiore. Uno di loro ha tentato anche di dare un volantino – “scoppi la pace” – a una camionetta dell’esercito impegnata nel giro di controllo della piazza.

“Bisogna parlare di questi temi – spiega Carla Codrignani – Ad esempio non tutti sanno che anche l’Italia ha venduto armi alla Siria. Serve consapevolezza”. “Il Papa ha lanciato un forte appello – dice Roberto Morgantini, uno degli organizzatori – Anche i laici dovevano svegliarsi. Abbiamo lanciato questo presidio con solo 24 ore di anticipo. Siamo contenti di essere qui e testimoniare il nostro ‘no’ alla guerra”. Presenti anche alcuni politici. Il sindaco Merola, che ha fatto un breve passaggio in piazza Nettuno, il parlamentare Pd Sergio Lo Giudice e la presidente del Consiglio comunale di Bologna Simona Lembi.