Atlantide dice no allo sgombero in musica FOTO
Atlantide in Piazza di Porta Santo Stefano per dire no allo sgombero. In strada esibizione delle band che hanno attraversato la storia del cassero di Porta Santo Stefano

Bologna, 4 mag. – È stata la musica indipendente la protagonista della mobilitazione contro l’ordine di sgombero di Atlantide, arrivato ai collettivi lo scorso primo aprile. Band e cantanti che hanno attraversato Atlantide nel corso della sua lunga storia come Lili Refrain, i Melampus, La Tarma e Francesca Bono degli Ofeliadorme si sono succeduti sul palco allestito nella piazza tra i due casseri di Porta Santo Stefano, popolata dal primo pomeriggio fino a sera dai sostenitori e frequentatori abituali di Atlantide.
Il mini-festival musicale – che ha visto la collaborazione del Circolo Anarchico Berneri – si inserisce all’interno del programma di “resistenza creativa” ideato dalle Atlant-idee, che sta impegnando costantemente i collettivi lesbici, femministi gay e trans di stanza ad Atlantide, che hanno ribadito che “Atlantide resta dov’è, perché i corpi e i desideri che la abitano da quindici anni non possono essere sostituiti da un museo” e che “sull’affetto espresso oggi dalla città e da tutta Italia contiamo per rimanere qui”, rilanciando l’appuntamento alle prossime domeniche per “dare un segnale forte al Comune”.