Saie. Occupanti e Si Cobas contro la “Fiera della speculazione”

Reddito, dignità, ma soprattutto casa per tutti. Ecco le richieste del corteo che ha sfilato stamattina davanti all’ingresso della Fiera per l’inaugurazione del Saie

Saie. Occupanti e Si Cobas contro la “Fiera della speculazione”

Bologna, 22 ott. – Reddito dignità e casa per tutti. Queste le richieste del corteo organizzato da Social Log, Crash e Si Cobas, che in mattinata ha portato la contestazione alle porte della Fiera di Bologna, dove veniva inaugurata la cinquantesima edizione del Saie, il salone dell’edilizia. I manifestanti, poco più di un centinaio tra studenti, occupanti di case, facchini, padri e madri con tanto di carrozzine, si erano dati appuntamento in via Stalingrado per poi sfilare in corteo fino all’entrata della Fiera. Ad aspettarli c’era un cordone di Polizia in assetto antisommossa ma la protesta si è svolta pacificamente e non ci sono stati scontri con le forze dell’ordine.

“Cosa vogliamo? Vogliamo tutto, salario garantito e soprattutto un tetto” e “gli affitti vanno su, teniamoci le case e non paghiamo più” gli slogan scanditi dai manifestanti, che hanno scelto come bersaglio il Saie perché “da questa parte ci siamo noi, gli sfruttati, mentre dentro a quella fiera ci sono gli sfruttatori”, spiega Fulvio Massarelli di Crash ai giornalisti. “Il Saie – prosegue l’attivista – è il grande Expo della speculazione edilizia e dei padroni del cemento, qua ci sono anche i responsabili del disastro di Genova. Noi porteremo lì davanti le biografie di gente che suda, che ha sofferto e subito degli sfratti”.

Nel mirino del corteo c’erano anche il Jobs act, il decreto Sblocca Italia, la Buona scuola renziana e il Piano casa del governo. Provvedimenti, questi, “da ribaltare completamente” secondo gli attivisti di Social Log, che per contrastare l’emergenza abitativa propongono il modello dell’”autorecupero“, cioè quello dell’occupazione e riqualificazione degli spazi inutilizzati.

Giovanni Panebianco