Seribo. La maggioranza cerca un accordo. Errani: “Facciamo come a Brescia, via la competizione al ribasso”
Pd e Sel si confrontano sull’ipotesi privatizzazione di Seribo. La proposta del democratico Francesco Errani: “La competizione non sia sul prezzo ma s

Bologna, 10 feb. – Il giorno dopo la richiesta di dimissioni arrivata direttamente dal sindaco Merola, l’amministratore delegato di Seribo resta al suo posto, con l’appoggio dei soci privati che l’hanno designato. Per il momento. Può il sindaco pretendere le dimissioni di Arduini? Per il momento c’è la dichiarazione del sindaco in consiglio comunale. “Ritengo opportune le sue dimissioni”.
Intanto ieri la maggioranza di centro sinistra si è riunita per trovare una quadra sull’annunciata privatizzazione di Seribo. I consiglieri di Pd e Sel si sono trovati d’accordo sulla necessità di salvaguardare i posti di lavoro e la qualità del servizio. Da parte della giunta ci sarebbero alcuni annunci e impegni. Intanto i centri pasto resteranno di proprietà del Comune, che si impegna anche a investire 7 milioni di euro per costruirne altri due. Quando poi il servizio mensa sarà messo a gara non sarà al massimo ribasso, ma con un meccanismo in grado di tutelare in qualche modo la qualità. “Vedrete – rassicura Mazzanti – alla componente qualitativa sarà garantita un’autostrada, e lo stesso vale per le tutela ai lavoratori”. “Su questo aspetto si può fare di più – propone il consigliere Francesco Errani del Pd – Anche col classico criterio del 70% del punteggio dato alla qualità e del 30% alla parte economica in passato si sono verificati dei problemi. Penso al bando per il dormitorio Rostom o per i servizi socio educativi. Un’idea potrebbe essere quella di seguire Brescia, dove nei bandi comunali la competizione sul prezzo è stata eliminata“.
Molto prudente è Mirco Pieralisi, consigliere indipendente eletto nelle liste di Sel. “Ci sono tante cose da verificare, prima di esprimermi voglio leggere il testo della delibera”. La preoccupazione di Pieralisi è quella di garantire l’occupazione, e da questo punto di vista molto dipenderà da come sarà scritto il bando di gara. “L’unica cosa che mi sento di dire al momento – aggiunge il consigliere – è che su questo tema non si potrà procedere senza ascoltare i diretti interessati, e cioè i lavoratori di Seribo”.
Un altro tema che è stato affrontato nel vertice di maggioranza, e che dovrebbe essere presente nella delibera di giunta in arrivo in settimana, è quello della creazione di un organismo in grado di controllare l’operato della nuova società. Attualmente in Comune c’è già del personale preposto alla funzione, ma la privatizzazione potrebbe portare alla creazione di una squadra ad hoc che monitori e valuti il servizio erogato dal gestore privato. Una funzione che per forza di cose richiederà personale preparato ed esperto.