Sciopero della logistica. Interporto bloccato per ore
Tir e camion in fila per 8 ore davanti agli accessi dell’interporto. In piazza anche gli occupanti di casa

Bologna, 16 ott. – E’ iniziato alle 6 del mattino lo sciopero della logistica a Bologna. Fino alle 14 più di 500 persone hanno bloccato tir e camion in arrivo all’interporto. Nonostante la mobilitazione fosse preannunciata da tempo si sono formate ai due ingressi bloccati file da centinaia di metri.
Già da ieri Yoox, l’azienda di vendita di abbigliamento online al centro di una delle proteste dei SiCobas nei mesi scorsi e che ha i magazzini all’interporto, aveva bloccato la spedizione express (quella che garantisce l’arrivo in due giorni).
Sotto le bandiere e i gazebo dei Si Cobas c’erano anche gli attivisti del Laboratorio Crash, che da giorni avevano annunciato la loro partecipazione ai blocchi.
L’unico momento di tensione si è verificato poco dopo mezzogiorno quando un camion ha cercato di forzare il blocco. I manifestanti hanno cercato di fermarlo mettendosi davanti fino all’intervento dei carabinieri che hanno circondato il mezzo facendolo indietreggiare.
In piazza sono scesi anche gli occupanti di casa. Contro il piano casa promosso dal premier Renzi e in difesa di chi è senza abitazione e senza uno stipendio il corteo indetto dal collettivo Social Log è partito da piazza dell’Unità alle 9.30, nell’ambito della mobilitazione contro il Governo che coinvolge lavoratori, studenti e precari. Composto da circa 150 persone i manifestanti hanno percorso via Stalingrado e fatto un rapido giro del quartiere, dirigendosi verso la stazione centrale al grido di slogan come “cosa vogliamo? Vogliamo tutto, salario garantito e soprattutto tetto” e “casa reddito dignità’”.
Luca di Social Log spiega così le motivazioni dalla mobilitazione: “Siamo contro l”attuazione del piano casa applicato dal governo Renzi, che prevede sgravi fiscali per chi costruisce immobili” quando invece “ci sono 14.000 case sfitte. Basterebbe utilizzare le case costruite che già esistono”.
Social log chiede una moratoria sigli sfratti: “Se ne prevedono 2.000”. La protesta è anche contro il Jobs Act: “Ci mobilitiamo contro la riforma del lavoro, che senza articolo 18 prevede il licenziamento indiscriminato. Precarietà e sfruttamento, questo è il Jobs act”. Dopo un presidio di fronte all’ufficio di Equitalia, la manifestazione è passata anche di fronte all’ufficio anagrafe.