2 Agosto. Pini (Lega Nord): “Sono stati i terroristi rossi”

La sparata del leghista romagnolo è dettata da bisogno di apparire o da precisa volontà di fare l’occhiolino a destra per racimolare qualche voto?

2 Agosto. Pini (Lega Nord): “Sono stati i terroristi rossi”

Bologna, 2 ago. – I veri colpevoli della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980? Sono “terroristi di sinistra, la stessa sinistra che su quei morti ha lucrato per anni“. A mettere nero su bianco questo pensiero non è un gruppuscolo più o meno neo fascista, ma un parlamentare della Repubblica italiana. E nemmeno di primo pelo visto che è alla sua terza legislatura. Risponde al nome di Gianluca Pini: classe 1973, nato a Bologna ma residente in Romagna, nel Ravennate, di professione imprenditore nel settore alimentare. Così recita la sua biografia sul sito della Camera dei Deputati.

In calce alla nota, il deputato leghista esclama: “Paese di melma“.

Difficile che la dichiarazione sia dovuta ad “colpo di sole” causato dalla canicola estiva (Pini è impegnato a Cervia nella festa nazionale della Lega Romagna). Più probabile che a questa uscita abbiano contribuito l’estrema necessità di Pini di finire sui giornali, visto che negli ultimi mesi il suo nome è parecchio difficile da trovare, a parte gli articoli dello scorso marzo seguiti alla condanna subita in primo grado per millantato credito. Altrettanto probabile è invece che alla base ci sia una precisa scelta strategico politica, incarnata anche dal neo segretario federale Matteo Salvini, di tentare il recupero dopo il crollo delle politiche 2013 racimolando voti a destra della destra. Chissà.

Di certo, anni di processi e le sentenze passate in giudicato hanno ricostruito cosa accadde. Il 2 agosto 1980, l’esplosione di 23 chili di esplosivo nascosti dentro una borsa poggiata su di un tavolino nella sala d’aspetto di seconda classe uccise 85 persone morirono e ne ferirono 200. Turisti, tassisti, cameriere, madri, padri, figli, nonni cancellati in un istante dalla “bomba fascista”. Come autori materiali della strage sono stati condannati i neofascisti Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. A depistare le indagini furono il gran maestro della Loggia massonica P2 Licio Gelli e il faccendiere Francesco Pazienza. I mandanti non sono ancora stati individuati.