Occupazione di Mura di Porta Galliera. La procura valuta il sequestro

La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta sull’occupazione della palazzina in via Mura di Porta Galliera, dal 18 giugno abitata da circa 30 famiglie di diverse nazionalità

Radio Città del Capo - Occupazione di Mura di Porta Galliera. La procura valuta il sequestro

Bologna, 25 giu. – La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta sull’occupazione della palazzina in via Mura di Porta Galliera, dal 18 giugno abitata da circa 30 famiglie di diverse nazionalità. La proprietà ha presentato denuncia segnalando anche problemi strutturali nel palazzo e rischi per la sicurezza. Il fascicolo è per invasione di terreni ed edifici. La Procura, racconta l’agenzia Ansa, sta valutando se chiedere il sequestro dell’immobile.

Attraverso un sequestro preventivo sono già stati sgomberate in passato alcune occupazioni, recentemente l’ex clinica Beretta (ora di nuovo occupata da Asia Usb) e lo studentato Taksim.

E proprio gli occupanti dello stabile di via Mura di Porta Galliera parteciperanno al “corteo-parade” in programma domani alle 18 con partenza da Piazza Verdi. “Per l’abolizione del Piano casa del governo Renzi, per lottare insieme contro il Jobs act e le politiche d’austerità imposte dall’Unione europea”, recita il comunicato di lancio dell’evento a firma “Bologna meticcia”. La manifestazione sarà arricchita da un “palco mobile e itinerante” su cui si alterneranno diversi artisti della scena rap italiana. “Dopo la nuova occupazione abitativa nel quartiere San Vitale che ha ridato il sorriso a 30 bambini e dignità a numerose famiglie sfrattate di recente e senza tetto, la Bologna meticcia- recita la nota- fa appello alla solidarietà e a lottare insieme contro le politiche di impoverimento della società del nuovo governo Renzi, che tanta sofferenza e dolore stanno provocando tra i nuovi e vecchi non garantiti”. Pochi giorni fa “Elio Boldrini, un anziano di Reggio Emilia- si ricorda nella nota- si è suicidato durante l’esecuzione dello sfratto che lo avrebbe privato della casa e della sua dignità. Davanti ad episodi come questi non possiamo rimanere indifferenti”.