Nuovo stop al People Mover
Per l’Authority bisogna rivedere la compagine societaria per realizzare e gestire la monorotaia. Sbagliato anche il project financing e dubbi sulle competenze di Tper come gestore.

23 mag. – Quello che avrebbe dovuto essere un via libera è invece un nuovo freno alla realizzazione dell’opera. L’attesa delibera dell’Autorità di vigilanza sui contratti e appalti pubblici, approvata l’8 maggio e depositata ieri, rischia di ritardare ancora i lavori per la monorotaia bolognese. La compagine societaria creata per realizzarla e gestirla non va bene e l’authority dice al Comune di Bologna e a Marconi Express di rivedere i patti parasociali del 2010, perché modificano l’iniziale ripartizione del rischio di costruzione a carico del concessionario pubblico.
Il Consorzio cooperative costruzioni “realizza l’opera di trasporto e smobilizza, lasciando l’onere della gestione al soggetto pubblico Tper, cui vengono riversati tutti i rischi di gestione e finanziari dell’operazione, così tradendo uno dei principali precetti della finanza di progetto”, si legge nella delibera. La situazione è in contrasto con il codice dei contratti pubblici e va sanata.
L’Authority boccia anche il project financing come modalità scelta per realizzare il People mover, perché la sua funzione sociale contrasta con la necessità di chi la realizza e gestisce di rientrare dei costi facendo leva sulle tariffe. Dubbi anche sulla competenza di Tper come gestore, che finora si è occupato di altri tipi di trasporto.
Il percorso di revisione dei patti parasociali tra i soci della società di progetto del People Mover, suggerito dall’autorithy sui contratti pubblici, “è già stato intrapreso”, precisa, con una nota, Marconi Express, sottolineando come “per individuare nuovi partner industriali e finanziari, stanno da tempo rivedendo gli accordi sottoscritti, e disegnando una diversa governance della società di progetto”. Questo, prosegue l’azienda, “risponde anche a un’esigenza manifestata dall’amministrazione comunale: ridurre la partecipazione del socio Tper, partecipato dal Comune, e, di conseguenza, il potenziale rischio di impresa per il socio pubblico durante la gestione dell’infrastruttura”.
La delibera verrà inviata alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna.
Esulta il Movimento 5 Stelle: “La delibera sembra scritta da noi”, dice il consigliere comunale Marco Piazza.
(Foto in homepage tratta da Wikipedia)