L’Unibo censura gli Charlie d’ateneo
Scontro tra gli studenti dell’associazione Fornofilia e Filatelia e il prorettore Nicoletti. I primi hanno pubblicato sul loro giornalino una vignetta giudicata blasfema, il secondo ne ha intimato il ritiro

Bologna, 1 apr. – “Quella vignetta è blasfema, ritiratela”. Il prorettore agli studenti dell’università di Bologna Roberto Nicoletti ha indossato i panni del censore e via raccomandata ha intimato agli studenti dell’associazione Fornofilia e Filatelia di ritirare le copie del loro giornalino su cui l’immagine era comparsa.
La vignetta in questione, dal titolo “Charb (uno dei vignettisti di Charlie, ndr) era un ingenuo, bastava spiegare tutto con dei cartelli”, voleva essere, secondo i ragazzi, un omaggio ai fumettisti francesi vittime dell’odio anti satira. Vi sono ritratti una donna e un uomo con turbante intenti in un rapporto sessuale e in lontananza un prete che si masturba. Il tutto corredato da “cartelli” esplicativi, ironici per quanto grevi.
Vignetta ‘blasfema’. Il ‘censore’ Nicoletti: “Disposto a ricredermi”
Fornofilia e Filatelia è un’associazione studentesca che, come tale, riceve un contributo di 6 mila euro da parte dell’Università di Bologna. Proprio per questo, quando alcuni studenti dello Student Office, la declinazione universitaria di Comunione e Liberazione, hanno segnalato, inorriditi, la vignetta al prorettore, Nicoletti ha sentito il bisogno di muoversi. “Io l’ho vista e in effetti blasfema lo era- spiega Nicoletti ai nostri microfoni-. Ho semplicemente fatto quello che sono obbligato a fare. Ho chiesto a questa associazione che questo non si ripetesse. Non so cos’hanno intenzione di fare, non mi hanno ancora risposto”. Inoltre, il prorettore ha anche intimato di ritirare le copie del giornalino, pena il rischio di vedere ritirato il sostegno da parte dell’Università.
Giovanni Galeano, presidente dell’associazione, ha risposto picche all’invito di Nicoletti ed ha rilanciato con una raccolta di firme a sostegno della libertà di satira.