Per il Pd gli stranieri non devono votare alle primarie, per ora
Lo dicono il segretario regionale e braccio destro di Renzi Bonaccini e il segretario provinciale Donini. Ci sono anche voci contrarie:

6 mar. – Chiudere agli stranieri le primarie del Pd. E’ questa la soluzione per i vertici emiliano romagnoli al caos insorto a Modena e Reggio Emilia nell’ultima tornata di consultazioni.
Il segretario Provinciale Raffaele Donini, pur auspicando una legge nazionale sul voto agli immigrati alle amministrative, appoggia la linea del regionale Stefano Bonaccini, braccio destro di Matteo Renzi. “La proposta di Bonaccini di far coincidere gli elettori delle primarie con coloro che attualmente hanno diritto al voto amministrativo, mi sembra ragionevole alla luce degli episodi contestati”, dice Donini. Quindi, secondo i vertici, le prossime primarie dovrebbero essere chiuse agli stranieri extra Ue.
A Modena la candidata Francesca Maletti, renziana sconfitta alle primarie, ha presentato un esposto al Collegio di garanzia: cene in cambio di voti è l’accusa. Secondo il leader della comunità filippina, Gregorio Mendoza il consigliere comunale Maurizio Dori- vicino a Gian Carlo Muzzarelli, il vincitore – avrebbe gestito l’afflusso degli immigrati e dato un rimborso agli stranieri, pari ai due euro necessari per votare. Muzzarelli ha risposto a sua volta con un controesposto. A Reggio Emilia i garanti hanno deciso di annullare i voti dei 959 cittadini stranieri del seggio 1, quello riservato agli stranieri. Che negano tutto: “Mai una sola mezza volta Corradini ci ha proposto un soldo per votare”. Intanto l’assessore all’immigrazione e arrivato secondo alle primarie del centro sinistra Franco Corradini è stato espulso dalla giunta. Candidato sindaco sarà Luca Vecchi, anche lui del Pd.
Le voci contrarie ai vertici non mancano. Secondo Raymon Dassi, assessore alla qualità dell’integrazione a San Lazzaro, il problema è anche la ghettizzazione degli stranieri in seggi separati. Aspettare non serve, secondo Dassi, “Chi deve fare la legge per il voto agli immigrati dovrebbe essere proprio il Pd”.
Per il consigliere comunale Leonardo Barcelò va data una punizione esemplare, ma ai corruttori.
Stop anche da parte del civatiano Antonio Mumolo: “Comprendo che si possono correre dei rischi, quello che è successo lo dimostra- afferma- ma io sono per introdurre norme più severe nei confronti di chi si presta a vendere il proprio voto e per chi quel voto lo compra. Ma le primarie aperte sono un valore e io manterrei il voto ai sedicenni e agli extracomunitari”.