L’Italia ripudia la guerra. Come farlo davvero?
Ne abbiamo parlato col deputato Giulio Marcon (Sel-Sinistra Italiana), con Andrea Ferrari (Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani) e con i volontari dell’Operazione Colomba

foto flickr Catarsi – marcia Perugia Assisi – CC BY-NC 2.0
6 ott. – Questa domenica ritorna la Marcia per la pace Perugia-Assisi. “Quel giorno – dicono gli organizzatori – cercheremo di dare voce, più di quanto facciamo ogni giorno, alla domanda disperata di pace, libertà e giustizia che viene da milioni di persone prigioniere della miseria, delle guerre e da estese violazioni dei diritti umani”. Alla marcia saranno distribuite le cartoline per chiedere loro di sottoscrivere e votare la Legge di iniziativa popolare sulla Difesa civile non armata e nonviolenta. Aspettando la legge in Italia c’è già chi ci prova, e da tempo. E’ il caso dei volontari dell’Operazione Colomba, che con la propria presenza neutrale e ovviamente non violenta, proteggono i civili più esposti alla violenza della guerra.
Ne abbiamo parlato col deputato Giulio Marcon (Sel-Sinistra Italiana), con Andrea Ferrari (presidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani) e con Alessandra Zaghini e Fabrizio Bettini, che coordinano l’Operazione Colomba rispettivamente in Colombia e in Albania.