Italo, il nuovo treno di Montezemolo, è pronto a partire
Parte sabato 28 aprile il primo servizio ferroviario in concorrenza con Trenitalia. Bologna la città più collegata. Federconsumatori:

26 apr. – Si parte dopodomani, sabato 28 aprile, con il primo servizio ferroviario in concorrenza con Trenitalia. Dopo 150 anni di monopolio, Italo – il treno ad altà velocità della compagnia Ntv di Montezemolo – percorrerà sabato la tratta Milano-Napoli, sostando a Bologna, Firenze e Roma. Proprio Bologna sarà la città con il maggior numero di treni in transito.
I treni della Ntv sono per ora 25, tutti costruiti con il 98% di materiale riciclabile, ma non appena altri treni saranno disponibili, Italo percorrerà le tratte Torino-Milano-Bologna, Bologna-Padova-Venezia e collegherà Salerno alla tratta Milano-Napoli.
Ogni treno ha 11 carrozze: sei “smart” (di cui un terzo dei biglietti disponibili viene venduto a tariffa low cost, con una riduzione del 50% rispetto alla tariffa base), quattro “prima” (prima classe) e una “club” (prima esclusiva). I treni offriranno, su tutte le carrozze, un servizio wi-fi gratuito, una zona “cinema” e una “relax” (dove sarà vietato l’uso dei cellulari) e la possibilità di vedere la tv satellitare in diretta.
Da un primo confronto fatto dalla Federconsumatori tra Trenitalia e Ntv emerge “un sostanziale equilibrio nei prezzi proposti – si legge in un comunicato dell’associazione – ma l’approccio del nuovo operatore per la trasparenza e la convenienza delle tariffe dei viaggi a basso costo è più apprezzabile.” I pareri di Federconsumatori non sono però solo positivi: denunciano anche un “grave ritardo” nel completamento dei lavori della nuova stazione di Bologna per l’alta velocità. L’associazione dei consumatori pone il problema su “l’insufficienza e l’inadeguatezza dell’impianto bolognese”, sostenendo che “basta affacciarsi al cantiere per capire che non esistono le condizioni per attivare a giugno il promesso transito in sotterranea dei treni ad alta velocità senza fermata.”
Federconsumatori ritiene inoltre che l’aumento dei treni ad altà velocità causerà “un ulteriore intasamento del nodo di Bologna”, le cui conseguenze ricadranno “ancora una volta sul trasporto regionale, sempre subalterno ad ogni altro servizio.”