Adattamenti. L’energia del futuro tra speranze e ipocrisie: il dibattito tra Clò e Armaroli
A spingere la transizione energetica verso le fonti rinnovabili devono essere i cittadini e le imprese perché la politica è ipocrita: da un lato firma trattati per ridurre le emissioni ma dall’altro continua a finanziare le estrazioni

Perché è così lenta la transizione verso fonti di energia rinnovabili? La ragione sta nell’ipocrisia dei governi che da un lato in sede Onu firmano trattati per ridurre le emissioni mentre dall’altro continuano a finanziare le estrazioni di idrocarburi. Per questo, la transizione energetica si compirà solo attraverso la spinta dei cittadini e delle imprese. Lo ha detto il professor Alberto Clò, esperto di economia dell’energia, ex ministro del Governo Dini e direttore della Rivista Energia. E’ stato nostro ospite durante una puntata speciale di Adattamenti in cui ha colloquiato con Nicola Armaroli, direttore di ricerca dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna e un forte sostenitore della riconversione del sistema energetico verso fonti rinnovabili.