Imu congelata. Dondi (Nomisma): “Tocca al governo compensare”
Dopo l’annuncio del Governo Letta al bilancio di Bologna potrebbero mancare oltre 17 milioni di euro. La giunta è cauta e spera nel ministro Delrio. Secondo Luca Dondi di Nomisma se toccasse ai Comuni

30 apr. – Un bilancio tutto da rifare. E’ il rischio che corre il Comune di Bologna dopo l’annuncio del Governo Letta di voler congelare la prima rata dell’Imu sulla prima casa. “Per alleggerirla per i ceti meno abbienti” promette oggi il neoministro Graziano Delrio, che ammette che ci sarà un problema di liquidità dei Comuni che va affrontato.
Per Bologna significa 17,4 milioni di euro, previsti nel bilancio attraverso l’innalzamento dell’Imu prima casa, che ora vanno trovati altrove. La giunta per il momento è cauta sul tema; l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Malagoli invita ad attendere le carte: “Questa giunta non si basa sulle dichiarazioni ma sui provvedimenti” dice. Gli fa eco il portavoce di giunta Matteo Lepore che precisa che Letta “ha parlato di sospendere la prima rata dell’Imu, non la seconda” e spera nel ministro Delrio che come ex presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia “sa bene cosa vuol dire Imu per un Comune”.
Abbiamo chiesto a Luca Dondi di Nomisma quale scenario potrebbe aprirsi con la sparizione dell’Imu prima casa. Dondi non ha dubbi: toccherebbe al Governo compensare perché i Comuni sono già in grave affanno. In alternativa ci “sarebbe una nuova Imu sotto mentite spoglie”. Ascolta