Il piano anti povertà di Gualmini: “Rete con associazioni e terzo settore”

Tirocini formativi, sostegno all’inclusione attiva e reddito di solidarietà. Sabato la firma con Gentiloni e Merola.

Il piano anti povertà di Gualmini: “Rete con associazioni e terzo settore”

Bologna, 15 sett-. Associazioni, terzo settore, sindacati e Regione insieme per contrastare la povertà. E’ stato varato dalla Regione Emilia-Romagna il protocollo contro la povertà, che sabato sarà firmato anche dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Tre le azioni principali di questo piano: tirocini formativi e inserimento nel mondo del lavoro, sostegno all’inclusione attiva e reddito di solidarietà, per un investimento di 90 milioni di euro all’anno.

Il protocollo è rivolto a chi ha una soglia di reddito pari o inferiore a 3mila euro Isee e per beneficiarne basta presentare domanda. “Con questo piano ci impegniamo a mettere a punto una strategia comune e a mettere in  pratica un pacchetto di misure- ha spiegato la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini-. Piuttosto che andare in ordine sparso abbiamo deciso di creare una rete di realtà che lavorano nel nel campo della povertà come ad esempio la Caritas e l’associazione Banco Alimentare, coordinate dalla Regione”.

Stando alle stime, in Emilia-Romagna sono 66mila le famiglie che si trovano in condizione di povertà estrema, ovvero con un reddito annuo pari a 6mila euro. “Le condizioni economiche della nostra regione stanno lentamente migliorando – ha continuato Gualmini- ma abbiamo ancora una sacca di povertà”.