San Lazzaro blocca la “colata” di Idice

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che fa decadere il progetto di oltre 500 nuovi appartamenti. Il sindaco Conti:

Radio Città del Capo - San Lazzaro blocca la “colata” di Idice

12 feb. – Il consiglio comunale di San Lazzaro ha votato compatto lo stop alla “colata di cemento” di Idice. I 580 alloggi previsti dalla vecchia giunta non si faranno. A votare la delibera del sindaco Isabella Conti il Pd, ma anche Sel, Movimento 5 Stelle e la lista civica Noi Cittadini. Alla fine i ‘sì’ sono stati 24. Solo i 4 consiglieri  di Forza Italia si sono smarcati scegliendo il non voto.

“Noi stiamo compiendo la democrazia”, ha detto poco prima del voto il sindaco Isabella Conti dopo aver cittato Peppino Impastato, Gramsci, Camus e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Abbiamo il dovere morale di farlo pensando al futuro e a ciò che lasceremo dietro di noi, abbiamo il dovere morale di esercitare il potere della rappresentanza con rettitudine e correttezza, anche tra noi, anche nei rapporti naturali di duro confronto politico. Perchè se avremo agito da persone perbene, avremo agito anche da politici perbene. E sapete a chi giovano la nostra correttezza e la nostra rettitudine? A tutta la città, a tutta la comunità che ci guarda e si aspetta da noi che facciamo la cosa giusta”.

A Conti, emozionata e a tratti visibilmente commossa, è stato tributato un applauso dal Consiglio comunale, mentre ad osservare i lavori c’erano decine di cittadini e tutto lo stato maggiore del Pd bolognese, dal vicesegretario uscente Marco Lombardo al consigliere regionale renziano Giuseppe Paruolo. Ma anche Francesco Critelli e Andrea De Pasquale. A votazione avvenuta in consiglio arriva anche Stefano Bonaccini. Il governatore della Regione ha abbracciato il sindaco e sul rapporto con le coop ha detto: “Non s’è rotto nulla. Per loro nessuna corsia preferenziale e nessun diniego”.

Forza Italia, pur presente in aula, ha invece scelto di non partecipare al voto. “Il sindaco di San Lazzaro, che per dieci anni ha votato tutte le delibere inerenti l’urbanistica proposte dalle precedenti amministrazioni- scrive il coordinatore regionale Massimo Palmizio in una nota- ha un comportamento del tutto irresponsabile scaricando sul consiglio comunale una decisione cosi’ grave e delicata come quella della decadenza del Poc gia’ approvato nel 2011 dalla stessa maggioranza che ora sostiene l’attuale giunta”.

L’esito del voto “era già scritto”, aveva annunciato questa mattina ai nostri microfoni la capogruppo del Pd Marina Bardi che ora pensa ai prossimi passi: una nuova programmazione che punterà sulla riqualificazione.