In arrivo 15 milioni di tasse in più. Merola: “Un bilancio di battaglia”
L’Irpef sale allo 0,8%, aumenta l’Imu per i canoni concordati, la Tari e le tariffe della sosta. La giunta vuole approvare il bilancio entro marzo

Bologna, 14 gen. – “Sarà un bilancio di battaglia e di movimento” così il sindaco Virginio Merola ha presentato la prima bozza per il bilancio 2015 del Comune di Bologna, che la giunta vorrebbe approvare entro marzo. Sono in arrivo nuovi tagli alla spesa di Palazzo d’Accursio ma anche nuove tasse: 15 milioni tra l’aumento dell’Irpef, dell’Imu delle seconde case con canone concordato e dei comodati tra parenti e l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. Una bilancio “di movimento” perché Merola ha intenzione di discuterlo e aprirlo e proposte e integrazioni nei prossimi due mesi. “E’ il momento in cui gli umarell di professione possono contribuire” ha scherzato. Oggi l’ha presentato per la prima volta volta ai sindacati.
Si parte con un disavanzo di partenza pari a 54,4 milioni di euro, frutto per l’80% di una riduzione delle risorse statali (-41,1milioni di euro), che il Comune ha intenzione di recuperare recuperare con 23,8 milioni di tagli e 30,6 milioni di maggiori entrate (15,6 non tributarie e 15 di aumento delle tasse).
In particolare sul fronte fiscale ci sarà un aumento dell’addizionale Irpef da 0,7 a 0.8%, per 6,5 milioni di euro in più. E’ invece confermata l’esenzione per i redditi sotto i 12mila euro, circa 90mila contribuenti bolognesi. Sul fronte casa vengono cancellate le agevolazioni sui canoni concordati e alcuni comodati tra parenti di primo grado che passano così da 7,6 al 10,6 per mille. E’ questo aumento il primo che, ha chiarito Merola, la giunta vorrebbe stralciare se, nel corso dell’anno, si riuscissero a trovare nuove risorse. C’è poi un aumento della Tari per 2,5 milioni, 3% in più, per effetto dell’aumento dei costi riconosciuti da una normativa regionale al gestore del trattamento dei rifiuti indifferenziati.
Le altre maggiori entrate il bilancio le cercherà nella valorizzazione degli immobili demaniali (6,5 milioni), le multe per violazione del codice della strada con l’installazione di nuovi varchi (3 milioni), contrasto all’evasione fiscale per altri 3 milioni, un milione in più per l’aumento delle tariffe della sosta e 2,5 milioni di nuove entrate. Anche la tassa di soggiorno aumenterà a partire dal 1 febbraio da 3,2 milioni a 4,2 milioni.
Sul fronte tagli (23,8 milioni) la giunta ha garantito che non verranno toccati i servizi educativi e scolastici e le tariffe dei servizi socio assistenziali. In questa prima bozza 13,3 milioni vengono recuperati con una riduzione di consumi specifici e altre spese, 10,5 milioni da minori accantonamenti al fondo dei crediti di dubbia esigibilità). Di fatto si risparmierà su molte gare d’appalto, in particolare sulla manutenzione.
Merola assicura che il confronto con il Governo è ancora aperto. Grazie alla riduzione nazionale della pressione fiscale a livello nazionale, tra gli 80 euro e la riduzione dell’Irap, i bolognesi risparmieranno 160 milioni, ma a questi andranno sottratti i 15 milioni di nuove tasse comunali. “Rispettiamo le scelte del Governo e faremo la nostra parte” ha detto Merola sottolineando come sia difficile però continuare a cercare dove tagliare.