Françoise Bidon: Il mio circo popolare, vicino alle persone
Il Cirque Bidon a Villa Angeletti fino al 5 di settembre

Bologna, 29 ago. – Restano ancora pochi giorni per vedere a Bologna il Cirque Bidon, con i suoi musicisti, gli acrobati, gli addestratori di galline e i suoi carrozzoni; la storica compagnia guidata da Bidon, resterà a Bologna a Villa Angeletti fino al 5 di settembre.
“Tutto è partito tanto tempo fa”, racconta Francois Bidon ai microfoni di Piper Summer, “quando ho iniziato a vedere la mia vita già segnata, già scritta. Ero molto dentro al movimento del ’68 francese, e volevo poter immaginare qualcosa di diverso. E cosi ho iniziato a viaggiare, a piedi, in bicicletta o in autostop. All’inizio la cosa più importante era questa, non sapevamo fare niente (da qui il nome di Circo Bidon) ma volevamo andare in giro e conoscere quanto più possibile.”
E seppure negli anni, gli aspetti tecnici dell’arte circense siano diventati più centrali, ancora oggi cosa affascina del Cirque Bidon è questa atmosfera felliniana in funambolico equilibrio tra sogno e realtà, che si respira una volta varcata la soglia di ingresso.
Nella compagnia ci sono anche due cavalli e diverse galline: “Anch’io sono contrario all’utilizzo dei animali esotici nei circhi. Ma i cavalli sono con l’uomo da sempre. In Francia ci sono addirittura diversi comuni che hanno abbandonato i motori in favore dei cavalli. Li usano anche per portare i bambini a scuola, che così arrivano a scuola più felici. A noi servono per spostarci ma ogni viaggio non è più lungo di 25Km e poi si riposano per una settimana o più”.
“Le galline stupide?” si domanda Francoise Bidon. “Per me nessun animale è stupido, ognuno di noi è programmato per qualcosa. Ad esempio se io ti parlo dell’infinito, ti fa male la testa, ci sono milioni di cose che non possiamo capire”.
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