“Francesco vive nelle lotte”, 400 in corteo per ricordare Lorusso VIDEO/FOTO
Un corteo in memoria di Francesco Lorusso, lo studente ucciso negli scontri con le forze dell’ordine l’11 marzo 1977 a Bologna, e per protestare contro i recenti provvedimenti di divieto di dimora.

Bologna, 11 mar. – Un corteo in memoria di Francesco Lorusso, lo studente ucciso negli scontri con le forze dell’ordine l’11 marzo 1977 a Bologna, e per protestare contro i recenti provvedimenti di divieto di dimora emessi a carico di 12 esponenti di collettivi e centri sociali cittadini per i tafferugli avvenuti nel maggio 2013 in piazza Verdi. Circa 400 manifestanti dei centri sociali Cua, Crash, Vag61 e Hobo sono partiti da piazza Verdi alle 18.30 e hanno sfilato in via Mascarella, dove venne ucciso Lorusso e dove ora si trova la targa che ricorda lo studente. Il corteo durante il tragitto ha bloccato il traffico in via Irnerio e in via Indipendenza, e ha proseguito per poi tornare in Piazza Verdi. Durante il percorso sono stati tracciati due murales, vicino alla targa di via Mascarella e in Piazza Verdi: “Francesco vive nelle lotte“. In piazza Verdi anche il volto di Francesco Lorusso. Accanto al teatro Comunale, dove di solito sostano le camionette, hanno tracciato una scritta bianca “zona demilitarizzata”; anche Largo Respighi ha cambiato nome, con un cartello è diventato “Largo della solidarietà”.
Al corteo, oltre a studenti e attivisti, erano presenti anche gli occupanti di casa e i facchini di Sda che, hanno raccontato, sono arrivati in corteo dopo un nuovo blocco davanti alla Cogefrin all’interporto. “Alla repressione rispondiamo con la lotta e con la lotta ci siamo ripresi la memoria dell’11 marzo” ripetevano gli interventi, sottolineando come, secondo loro, non è possibile “nessuna memoria condivisa con le istituzioni”. Durante il corteo è stato ricordato il prossimo appuntamento di mobilitazione nazionale della lotta per la casa, a Roma il 12 aprile.