Adattamenti. Come decarbonizzare l’industria e rendere inclusivo l’ambiente
A che punto è l’Europa nel processo di decarbonizzazione industriale? Lo abbiamo chiesto alla ricercatrice Verdolini (CMCC); il libro di oggi,

9 dic. – In Europa sono le industrie a produrre 1/4 delle emissioni inquinanti. Tra queste, vi sono alcune sottocategorie industriali definite “energivore” per la grande quantità di energie che consumano, come quella chimica e quella metallurgica. E saranno proprio queste a dover affrontare le sfide più grandi nel percorso verso la completa decarbonizzazione, come spiega
“Un ambiente che accetta la femminilità e la maschilità nelle loro possibili varianti, senza imporre il giusto modo di indossare queste identità, si rivela un ambiente favorevole anche per altre forme di inclusione“. Sfogliando il volume di Rossella Ghigi, Fare la differenza (il Mulino), si scopre cosa accade quando l’ambiente sociale in cui viviamo diventa un luogo “inclusivo delle diversità”: il capitale sociale e culturale aumenta e tutte le differenze si accettano più facilmente. A dimostrarlo sono diverse ricerche, tra cui una particolare citata da Ghigi che è stata condotta in Europa e che “ha dimostrato come lavorare contro il bullismo omofobico sul lungo periodo dia frutti rispetto al benessere della comunità e all’apertura riguardo gli stereotipi di genere”. Contro paura e disinformazione, soprattutto quando in ambito scolastico si parla di “ideologia gender”, è fondamentale assumere una “prospettiva integrata che apra ad altri aspetti della differenza”, lasciando che questa attraversi tutte le discipline.
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Roberta Cristofori