Aggressione al cronista. La Digos indaga sull’Aula C. L’università la scarica
Il rettore dell’Università di Bologna condanna l’aggressione al cronista del Resto del Carlino e attacca la storica aula di Scienze politiche

Il rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi
Bologna, 10 nov. – La Digos di Bologna ha individuato gli aggressori del giornalista del Carlino, Enrico Barbetti, pedinato, accerchiato e colpito da antagonisti sabato, al termine della manifestazione davanti al campo nomadi di Bologna per la visita di Matteo Salvini. Secondo gli investigatori si tratterebbe dei militanti anarchici dell’Aula C, l’aula autogestita della facoltà di Scienze politiche in Strada Maggiore. Gli aggressori, spiega l’agenzia Ansa, sarebbero soggetti già noti alle forze dell’ordine. Il cronista aveva raccontato di essere stato aggredito da un gruppo di persone “dell’area anarchica”.
Dopo l’aggressione prende posizione anche l’Università di Bologna. In un comunicato il rettore Ivano Dionigi condanno “gli episodi violenti di queste ultime settimane, culminati nella vile e squadristica aggressione del cronista de Il Resto del Carlino Enrico Barbetti” e annuncia di voler accrescere la collaborazione “con tutte le Istituzioni della città per fermare questa pericolosa e inaccettabile deriva di barbarie”.
Per quanto riguarda l’Aula C, storica aula autogestita di area anarchica in Strada Maggiore 45 all’interno di Scienze politiche, Dionigi parla di una situazione ventennale “divenuta insostenibile per i colleghi, il personale e gli studenti di Strada Maggiore 45, per l’Ateneo, per i residenti e per la città tutta”. “In questa fase – conclude il rettore – tutti a cominciare dall’Università, siamo chiamati a vigilare e comprendere appieno il difficile e gravoso lavoro delle Forze dell’ordine e della Procura”.
Il prorettore agli studenti Roberto Nicoletti ci tiene a precisare che l’Aula C “non è occupata, è autogestita”. Detto questo i vertici dell’Università, se le indagini accerteranno responsabilità di studenti dell’aula, non escludono nulla. “Ho sempre giudicato gli studenti dell’Aula C in base alle attività fatte in ateneo, mai più avrei pensato ad una deriva come quella che ci raccontano i giornali”, spiega Nicoletti.
Intanto sul sito Informa-azione, megafono delle iniziative anarchiche di tutta Italia, compare un riferimento al pestaggio del giornalista del Carlino. “A margine (della manifestazione, ndr) – si legge sul sito – la violenta cacciata di un pennivendolo del Resto del Carlino, riconosciuto da alcuni presenti come autore di diversi pezzacci funzionali alle strategie repressive della questura di Bologna nella sterilizzazione delle realtà conflittuali locali”.