Diecimila in Piazza Maggiore per Bonaccini
Sfida vinta per Stefano Bonaccini e per la macchina organizzativa del Pd. La piazza si riempie completamente. Tra la folla anche Romano Prodi e le sardine, ma a titolo personale

Bologna, 7 dic. – Diecimila persone in piazza Maggiore per il comizio di Stefano Bonaccini. “Sardine” presenti ma solo a titolo personale, la manifestazione di piazza Maggiore è all’insegna dei partiti e delle liste elettorali a sostegno del presidente. Ampia maggioranza di bandiere Pd. Ma si vedono anche vessilli della lista Coraggiosa, i Verdi, Italia Viva, e anche qualche bandiera socialista.
“E’ una piazza bellissima“. E appena salito sul palco Stefano Bonaccini chiede subito un applauso di piazza Maggiore per Romano Prodi, presente sul Crescentone ma anche lui come tutti gli altri esponenti politici giù dal palco, riservato ai “testimoni” della società civile e agli artisti, ultimo dei quali è stato Carlo Lucarelli. “Era tanto tempo che non cominciavamo una campagna elettorale in piazza. Ci siamo accollati un rischio ma ne valeva la pena”, dice Bonaccini.
Poi l’affondo ai leghisti: i “nostri avversari dicono che vogliono liberare l’Emilia-Romagna. Noi siamo gia’ liberi da 74 anni“, cioè dalla liberazione ad opera dei partigiani. Ed è “grazie a quella libertà che possono venire qua a dire queste stuidaggini”.
“Nei prossimi cinque anni dovremo fare in modo che l’Emilia-Romagna diventi la prima regione a rendere universale il diritto al nido e alla scuola dell’infanzia. Dobbiamo azzerare le liste di attesa nella fascia zero-sei anni”. Alza l’asticella Stefano Bonaccini in vista dell’eventuale secondo mandato in Regione. Bonaccini parla di una sfida ambiziosa, anzi “il più grande investimento educativo mai fatto in questo paese” e “solo l’Emilia-Romagna può farcela”. Quanto ai modelli alternativi proposti dalla Lega “ho molto rispetto per Lombardia e Veneto, ma non farei a cambio su niente”, ha detto Bonaccini in un altro passaggio del suo comizio in piazza Maggiore. “Se l’Italia assomigliasse di piu’ all’Emilia-Romagna sarebbe un paese migliore”, taglia corto il governatore.
“Io mi rivolgo a tutti, anche agli elettori della Lega“, dice Bonaccini. “Mai come oggi- spiega il governatore- cè stato un voto cosi’ mobile. Non dobbiamo dare per scontato che un voto dato alle europee o alle politiche non possa essere anche modificato in ragione di quello che uno pensa”. Quanto alla campagna che parte da oggi Bonaccini dice: “Quando vado in un comune sanno che non ci andrò solo in campagna elettorale, a differenza di Salvini, che ha non affiancato ma sostituito la mia avversaria. Io non ho bisogno di balie”.
“Non è scontato niente ma sono convinto che possiamo farcela”. Il comizio in piazza a Bologna di Stefano Bonaccini si chiude sulle note di Vasco Rossi, che canta che “tutto è possibile, un mondo migliore”. Bonaccini parla alla piazza: “Non possiamo promettere la luna ma dare ai nostri figli le opportunità che ci hanno dato i nostri padri“, scandisce. “Non prometteremo mai il paradiso in terra, ma una terra forte e giusta di cui essere orgogliosi e dove far crescere i nostri figli”, dice. Poi sul palco salgono salgono i candidati delle liste a sostegno del governatore e l’evento si chiude come era iniziato, sulle note di “Eppure Il vento soffia ancora”.
L’ex premier Romano Prodi promuove a pieni voti l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Stefano Bonaccini in piazza Maggiore. “L’inizio è stato un bell’inizio. Stasera mi sembra che la piazza fosse piena, piu’ di così ce ne stavano pochi”, riconosce il professore al termine del comizio del governatore, che ha ringraziato Prodi dal palco per la sua presenza sul Crescentone. “Il discorso di stasera ha giustamente rivendicato il passato, ma anche prospettato il futuro. C’è poco da fare, nel confronto l’Emilia-Romagna va bene. Gli elettori lo capiranno? Mi auguro di sì, poi vedremo”, ragiona Prodi. “È stato un appuntamento importante perchè sono importanti le prossime elezioni. L’Emilia-Romagna si schiera prima perchè è prima”, conclude.