Città metropolitana di Bologna. Il 28 settembre voteranno in 834

A poter votare 834 tra sindaci e consiglieri comunali in carica. Cinque le liste. Festeggia Sel, polemico il Movimento 5 Stelle che parla di

Radio Città del Capo - Città metropolitana di Bologna. Il 28 settembre voteranno in 834

Elezioni politiche 2008. Foto Flickr agenziami CC BY-SA 2.0

Bologna, 8 set. – E’ scaduto oggi alle 12 il termine per la presentazione, all’ufficio elettorale della Provincia di Bologna, delle liste per le elezioni del Consiglio metropolitano in programma il 28 settembre. A contendersi gli scranni della nuova Città metropolitana sono cinque liste, che sono state sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto, come da regolamento: Pd; M5s; Sinistra per i beni Comuni (Sel); Uniti per l’alternativa (Forza Italia); Rete Civica (promossa dall’ex grillina Federica Salsi e dal civico Stefano Aldrovandi).

“Nei prossimi giorni- spiega Palazzo Malvezzi in una nota- la Provincia procederà a effettuare tutte le verifiche necessarie per l’ammissione formale dei candidati e delle liste alle elezioni del Consiglio metropolitano, che si svolgeranno domenica 28 settembre dalle 8 alle 20 presso i seggi allestiti in via Malvasia 4″. Il corpo elettorale e’ formato da 834 tra sindaci e consiglieri comunali in carica, secondo le certificazioni inviate alla Provincia dai segretari generali comunali aggiornate al 24 agosto scorso.

Festeggia Sel, che ha avuto un aiuto dal Pd per raccogliere le firme necessarie a presentare la lista. “Un bel segnale- ringraziano in una nota la coordinatrice Egle Beltrami e il responsabile Enti locali, Ivano Cavalieri- la sensibilita’ nei confronti di una maggiore rappresentativita’ democratica e’ abbastanza trasversale nel centrosinistra”. Sel si presentera’ in Consiglio metropolitano decisa a dare battaglia.

“Il decreto Delrio- affermano Beltrami e Cavalieri- non ha abolito le Province, che restano anche con le loro funzioni e i loro costi, ha solo tolto ai cittadini il diritto di voto. Ora si apre la fase costituente della Citta’ metropolitana e noi puntiamo a fare li’ dentro una battaglia di democrazia e partecipazione. Noi crediamo alla Citta’ metropolitana sull’insegnamento di Guido Fanti”.

I candidati di Sel sono nove su 18 posti disponibili. Oltre a due consiglieri comunali di Bologna, Lorenzo Cipriani e Lorenzo Sazzini, sono in lista anche: Carmen Armaroli (Monte San Pietro); Lucia Boccadamo (Monterenzio); Giorgia Bonfiglioli (Granarolo); Ivano Cavalieri (Monte San Pietro); Dylan Foresi (Argelato); Hendrik Hagedoorn (S.Lazzaro di Savena); Nadia Morandi (Anzola).

Il Movimento 5 Stelle ha invece presentato una lista che vede entrambi i consiglieri comunali del capoluogo, Massimo Bugani e Marco Piazza, consiglieri di Imola e di Castel San Pietro. Poche le speranze di eleggere più di un rappresentate nel nuovo consiglio, visto che a votare saranno in buona parte amministratori del partito democratico.

Il Movimento, come spiega una nota firmata dagli eletti a 5 stelle nella provincia di Bologna, “proverà ad entrare” nel Consiglio del nuovo organismo. Nonostante in queste istituzioni, “come ora perversamente congegnate, quella che alle ultime politiche del 2013, con 8.689.458 voti, è risultata la prima forza politica in Italia, riuscirà ad eleggere con sicurezza ed in maniera autonoma (cioè senza l’eventuale aiuto di qualche lista civica che vorrà sottoscrivere il nostro programma) soltanto un consigliere nella città metropolitana di Bologna, mentre si rischia di non avere nessuna rappresentanza del Movimento nelle altre aree metropolitane”. Insomma, per i 5 Stelle il rischio è quello “Bulgaria”, e cioè una consiglio metropolitano composto per la stragrande maggioranza da membri del Partito democratico (fonte Dire).