Congresso Pd. Licciardello: “Rivediamo i TDays”

Il consigliere comunale, candidato in corsa al prossimo congresso Pd per i renziani, vorrebbe l’elezione diretta del sindaco metropolitano e il tram che colleghi Fico alla città

Congresso Pd. Licciardello: “Rivediamo i TDays”

Bologna, 15 sett. – Milanese di nascita, bolognese d’adozione: il consigliere comunale Pd Piergiorgio Licciardello è l’altro sfidante insieme a Luca Rizzo Nervo del segretario uscente Francesco Critelli, che correrà per la carica di segretario al prossimo congresso del Partito di ottobre. Renziano della prima ora, il suo impegno in politica inizia proprio con il Partito Democratico. Intervenuto ai nostri microfoni, sulle primarie di coalizione Licciardello auspica “l’elezione diretta del sindaco metropolitano e primarie di coalizione per la successione del sindaco Virginio Merola”. Mentre su mobilità e trasporto locale “ci giochiamo – ha spiegato – due scommesse importanti: il decollo del servizio metropolitano ferroviario e il tram”.

Bene la linea di tram che colleghi il parco italiano del cibo Fico con altri poli importanti della città, come la Fiera. Sui TDays invece Licciardello ammette di aver sempre avuto qualche perplessità: “Chiudere la T al transito dei trasporti pubblici locali nel weekend crea degli squilibri“, secondo il consigliere. Il motivo è presto spiegato: “Dal punto di vista della pianificazione urbanistica del centro, la T fu pensata abbattendo le torri medievali per costruire degli assi di trasporto pubblico”. Per questo bisognerebbe ripensare la chiusura di quelle che ancora oggi rappresentano le due direttrici principali della città, Ugo Bassi-Rizzoli e Indipendenza.

Il sogno di Licciardello è quello di invertire letteralmente la viabilità dei TDays, lasciando “aperta la T ad una linea di trasporto che entri in un’area pedonalizzata dove ci si possa muovere liberamente a piedi o in bicicletta”. Dunque portando eventuali tram e autobus il più vicino possibile alle aree di transito pedonale, che “in un centro medievale” dovrebbero essere “estese”.

L’intervista completa a Piergiorgio Licciardello