Ciao William! Partigiano di Bologna
E’ morto il presidente dell’Anpi di Bologna William Michelini.

8 lug- E’ morto il presidente dell’Anpi di Bologna William Michelini. A quanto si apprende, Lino si stava preparando questa mattina per uscire e andare nella sede provinciale dell’Associazione Partigiani quando si è sentito male ed è caduto a terra. A trovarlo il figlio; avrebbe compiuto 91 anni a fine dicembre.
Sul sito dell’Anpi Bologna la biografia di Michelini.
La camera ardente sarà aperta domani, dalle 12 alle 19, in sala Tassinari a palazzo d’Accursio e giovedì dalle 9 alle 17. Sempre giovedì alle 17.30 il sindaco renderà omaggio a Michelini assieme a Renato Romagnoli “Italiano”; assieme pronunceranno l’orazione funebre. I funerali, sempre giovedì 10 luglio, in forma privata.
In questo video realizzato da Tour.bo, progetto del Monte Sole Bike Group e della Fiab per riscoprire i colli di Bologna in bicicletta, William Michelini e “Italiano” ricordano l’assalto al carcere di San Giovanni in Monte del 9 agosto 1944 nel quale i partigiani liberarono 300 detenuti politici e comuni.
Il sindaco Virginio Merola ha espresso così il suo cordoglio.
“A nome mio e della città di Bologna esprimo profondo cordoglio e sincera vicinanza alla famiglia Michelini per la scomparsa di William. La città perde uno dei più grandi protagonisti della Resistenza del nostro territorio, esempio di integrità morale e solidarietà per tutti noi. Capitano partigiano insignito della medaglia d’argento al valor militare, Michelini ha speso la propria vita per difendere la libertà e la democrazia, valori alla base della nuova Italia costruita dopo la fine della dittatura nazifascista. L’amore verso il proprio Paese e il proprio territorio ha spinto Michelini a continuare la propria azione di “liberazione” anche dopo la fine della guerra. Come presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia della provincia di Bologna si è impegnato quotidianamente, con coraggio e dedizione, per tramandare alle giovani generazioni la memoria di quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale, perché simili tragedie non si ripetano mai più. Di questo gliene saremo sempre grati. Il giorno delle esequie proclamerò il lutto cittadino”.