Nepal, spariti nel nulla due alpinisti italiani | Messa in moto la macchina dei soccorsi
        Spariti nel nulla due alpinisti italiani - RadioCittaDelCapo.it (Foto Facebook)
Nepal, non si hanno più notizie di due alpinisti italiani spariti nel nulla: messa in moto la macchina dei soccorsi
Aumenta, sempre di più, la preoccupazione in merito a due alpinisti italiani spariti letteralmente nel nulla in Nepal. Si tratta di Stefano Farronato e Alessandro Caputo. Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media locali i due non hanno fatto ritorno dal Campo 1.
I due risultano ufficialmente dispersi mentre stavano cercando di scalare il Monte Panbari (6.887 metri) nell’Himalaya. I due erano rimasti bloccati a causa delle forti nevicate che avevano colpito quella parte del Paese.
Subito è stato lanciato l’allarme e, di conseguenza, lanciato l’allarme. Le ricerche sono state avviate e coordinate da parte del Dipartimento del Turismo Nepal. Non solo: anche dal consolato in patria e dal Ministero degli Esteri italiano.
L’allarme, inoltre, è stato dato dal terzo componente della spedizione. Si tratta di Valter Perlino che è rimasto al campo base per motivi di salute.
Nepal, dispersi due alpinisti italiani: momenti di tensione
Da alcuni giorni i due hanno fatto perdere completamente le loro tracce. Il tutto dopo aver raggiunto il Campo 1 a circa 5.000 metri di quota. Con il peggioramento delle condizioni meteo (nevicate intense e visibilità molto ridotta per via del ciclone “Montha”) l’intervento è risultato molto più complesso.
In un primo momento le condizioni meteo avevano impedito l’utilizzo degli elicotteri. Dopo che la situazione meteo è andata a migliorare le squadre di soccorso hanno avviato le loro ricerche, con tanto di operazioni dall’aria. Nel frattempo, però, aumenta sempre di più la tensione e la preoccupazione in merito ai due alpinisti italiani.

Nepal, nessuna traccia dei due alpinisti italiani scomparsi
Al campo base le autorità italiane (attraverso l’Ambasciata italiana a New Delhi ed il Consolato generale onorario a Kathmandu) stanno mantenendo contatti costanti con le autorità nepalesi. I familiari degli scalatori vengono informati ed aggiornati in tempo reale. Nella regione himalayana l’alpinismo, specialmente nel periodo autunnale, è considerato altamente pericoloso.
Non solo per quanto riguarda le nevicate ed il freddo, ma anche per altri motivi. Proprio pochi giorni fa altri alpinisti sono rimasti vittime delle difficoltà legate alle alte quote. La situazione, intanto, continua ad essere critica. Dei due alpinisti italiani non si hanno ancora notizie. La preoccupazione, con il trascorrere delle ore, aumenta sempre di più.
