INPS cambia tutto: assegno extra anche senza lavoro | La chiamano la NUOVA NASpI, porta questo foglio al CAF
        INPS (Wikicommons) - Radiocittadelcapo.it
Cambia tutto per chi riceve la NASpI. Da adesso chi è senza lavoro riceverà un assegno extra, la nuova NASpI. Basterà presentarsi al CAF.
La perdita del lavoro rappresenta sempre un momento difficile e di incertezza per ogni lavoratore e per la sua famiglia.
Fortunatamente però, in Italia esiste uno strumento fondamentale per fornire un sostegno economico durante questa fase, l’indennità di disoccupazione NASpI.
Questa indennità ha lo scopo di mitigare il contraccolpo economico, garantendo una continuità reddituale.
Tuttavia, non tutti sanno che l’accesso alla NASpI può aprire la strada a un ulteriore e importantissimo beneficio economico, un secondo “cuscinetto” finanziario spesso trascurato, ma vitale per le famiglie con i figli.
Basta andare al CAF per riceverlo
Questo ulteriore vantaggio si traduce in un assegno extra collegato all’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. Per accedervi o per assicurarne la corretta erogazione dopo la perdita del lavoro, è cruciale agire in modo proattivo. È necessaria una DSU/ISEE aggiornata che fotografi la nuova situazione economica del nucleo familiare.
Inoltre, è fondamentale verificare lo stato della domanda AUU su MyINPPS o attraverso l’assistenza di un CAF o Patronato, e comunicare tempestivamente eventuali variazioni di lavoro e familiari. L’aggiornamento dei dati permette al sistema di recepire la variazione reddituale e di adeguare gli importi dell’Assegno Unico secondo le tabelle di riferimento, potenzialmente aumentandoli.

Un assegno extra oltre alla NASpI
Quando si perde il lavoro e si hanno figli a carico, l’Assegno Unico può rimanere stabile oppure, in molti casi, aumentare significativamente. Questo è determinato dalla nuova situazione ISEE, che in genere si abbassa dopo la disoccupazione.
Secondo le tabelle di riferimento in vigore, se l’ISEE scende nella fascia più favorevole, l’importo massimo per figlio diventa più accessibile. Inoltre, in casi particolari, come nei nuclei con un ISEE basso o con un solo genitore lavoratore, può scattare oppure mantenersi una maggiorazione di 30 euro per figlio, pensata proprio per sostenere chi vive una fase economica delicata. Come spiega “Uspms.it” è quindi cruciale aggiornare subito l’ISEE. L’attesa può portare alla perdita di differenze economiche per i mesi precedenti di cui non è sempre garantito il recupero automatico.
