La tua auto sta cercando di ucciderti: sostanze cancerogene presenti ovunque | I bambini i primi a rischiare

Donna spaventata in auto

Spavento in auto - radiocittadelcapo.it - Fonte: StockAdobe

Una indagine scientifica di qualche tempo fa, passata un po’ troppo sotto silenzio, ci fa riflettere sui rischi che corriamo in auto.

Trascorrere del tempo in automobile potrebbe essere molto più pericoloso di quanto si pensi. Una ricerca pubblicata su “Enviromental Science and Technology” ha evidenziato la presenza diffusa, all’interno degli abitacoli, di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene rilasciate dai materiali ignifughi utilizzati nei sedili per rispettare le norme di sicurezza antincendio.

Ciò che dovrebbe proteggerci da un incendio finisce, paradossalmente, per avvelenarci lentamente e in modo costante, trasformando ogni viaggio in un’esposizione involontaria e continua.

Le analisi hanno mostrato che queste molecole tossiche non restano confinate nei tessuti, ma si diffondono nell’aria dell’abitacolo, trasformando l’interno dell’auto in una piccola camera di inalazione quotidiana. Tra esse figurano ritardanti di fiamma sospettati di provocare tumori, risturbi neurologici e danni al sistema riproduttivo. Una minaccia silenziosa, tanto più grave se si considera che il conducente medio passa circa un’ora al giorno in macchina: un’esposizione costante, spesso inconsapevole, che si accumula nel tempo e coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.

Il problema si acuisce con l’aumento della temperatura. Il calore accelera il rilascio di queste sostanze, facendo impennare le concentrazioni di composti tossici durante i mesi estivi, quando gli interni raggiungono temperature estreme anche a veicolo fermo.

Un grande rischio per i più piccoli

E se gli adulti corrono un rischio concreto, i bambini risultano ancora più vulnerabili: il loro organismo, più piccolo e in rapido sviluppo, assorbe quantità d’aria maggiori in proporzione al peso corporeo, amplificando gli effetti nocivi e potenzialmente irreversibili sul sistema nervoso e ormonale.

Le contromisure suggerite dagli scienziati appaiono tanto semplici quanto insufficienti. Aprire i finestrini, evitare di lasciare l’auto sotto il sole, parcheggiare all’ombra o in garage: accorgimenti utili, ma che non risolvono il problema alla radice.

Interno di un'auto
Sedili di un’auto – radiocittadelcapo.it – Fonte: StockAdobe

Come rimediare al problema?

La vera urgenza, sostengono gli autori dello studio, è ridurre drasticamente o eliminare del tutto l’impiego di ritardanti di fiamma nelle automobili, spingendo l’industria verso materiali più sicuri e realmente sostenibili. Dietro la patina lucida dei sedili e il profumo artificiale degli interni si nasconde dunque un nemico invisibile, capace di insinuarsi nel respiro quotidiano di milioni di persone.

È una minaccia reale, sottovalutata, che riguarda chiunque trascorra tempo in auto: pendolari, genitori, bambini diretti a scuola. L’abitacolo, simbolo di libertà e movimento, rischia di diventare invece un piccolo laboratorio chimico, un luogo di esposizione costante a sostanze che la maggior parte di noi ignora perfino di respirare, mentre la scienza continua a lanciare allarmi troppo spesso inascoltati.