Bologna. Il Prefetto si presenta ai giornalisti, e lascia alla porta radio e tv
Un’ora di attesa, poi la marcia indietro. L’Ordine dei giornalisti: ‘Quando i rappresentanti dello Stato parlano devono farlo di fronte a tutti i mezzi di informazione’

Bologna, 17 lug. – Ore 11, conferenza stampa di presentazione del nuovo di Bologna Patrizia Impresa. L’appuntamento è pubblico ma all’orario fissato gli scaloni con tappeto rosso del milleseicentesco Palazzo Caprara li possono calpestare solo i cronisti di agenzie e quotidiani. Gli altri, radio, tv, web, vengono tenuti nello stanzone all’ingresso. “Mi spiace ma non siete autorizzati”, dice l’agente in guardiania. “Oggi è previsto solo un caffè con la carta stampata”, aggiungono dal Palazzo del Governo. Dopo le proteste arriva quella che pare essere, nelle intenzioni, una mezza rassicurazione: “Per voi ci sarà un incontro in un altro momento”. Un’ora di attesa, dalle 11 alle 11.55. Nessuno se ne va, viene informato l’Ordine dei giornalisti. Alla fine dopo proteste e richieste di spiegazioni si aprono le porte del Palazzo del Governo. Ma Impresa ormai ha già parlato, non ha più molto tempo. Per tv e radio solo una manciata di minuti con un’indicazione dallo staff: “Nessuna domanda su Bologna, il Prefetto non ha ancora studiato i dossier cittadini”. In realtà Impresa, pur essendo arrivata a Bologna solo domenica sera, ha già iniziato a vivere la città, ha raccontato di aver già visto il cinema in Piazza Maggiore (“una cosa incredibile”) e si è mostrata disponibile a rispondere sulle questioni bolognesi pur precisando, di fronte a microfoni e telecamere e con un sorriso, che “non era previsto un incontro con voi”. Solo con carta stampata e agenzie, appunto. Domanda su una notizia data oggi dal Corriere di Bologna, pagina 2: “Le cooperative impegnate nell’accoglienza dei migranti lamentano di non essere pagate da otto mesi, cosa può dire su questo?”. Risposta: “Non sono così informata, credo non ci siano ritardi così alti. Ci sono procedure complesse di passaggi di cassa che a volte determinano un’attesa”.
Nel pomeriggio la presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti. “Un fatto abbastanza sorprendente quello avvenuto questo mattina – dichiara Giovanni Rossi, presidente dell’OdG dell’Emilia-Romagna – Non esistono giornalisti di serie A e di serie B, sopratutto quando i rappresentanti dello Stato parlano devono farlo di fronte a tutti i mezzi di informazione. E’ nel loro interesse, e nell’interesse dei cittadini che si informano tramite canali differenti. Un incidente di questo genere è necessario non si ripeta più”.